Si tratta di un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato da un insieme di problematiche fisiche e mentali.
Nei soggetti affetti da questa patologia si osservano:
- Una magrezza estrema non costituzionale ma volontaria con rifiuto di mantenere il peso al di sopra di una soglia minima ritenuta normale (anoressico è un soggetto con peso sotto l’85% di quello previsto in base all’età ed alla altezza e/o l’indice di massa corporea – BMI – inferiore a 17,5);
- Una forte paura di ingrassare anche in presenza di evidente sottopeso
- Una preoccupazione estrema per il peso e l’aspetto fisico a scapito dell’autostima o ancora il rifiuto di ammettere la gravità delle proprie condizioni fisiologiche e il non essere soddisfatti del proprio corpo
- Nei pazienti di sesso femminile amenorrea (sospensione del ciclo mestruale da almeno 3 mesi consecutivi)
La malattia colpisce soprattutto gli adolescenti, anche se ultimamente si stanno sempre più registrando casi negli adulti e anche tra gli anziani. Il problema non riguarda soltanto le donne. Infatti i maschi colpiti risultano attestarsi tra il 5% e il 10% dei casi.
Spesso la patologia si accompagna anche a complicazioni mediche quali l’osteoporosi, la diminuzione del desiderio sessuale, alterazioni cardiocircolatorie, carie dentarie, diminuzione della capacità di concentrazione sotto stress, alterazioni ematologiche, pancreatite cronica.
La depressione, ansia e disturbi della personalità in senso ossessivo-compulsivo sono caratteristici.
Vi sono molte manifestazioni a livello dermatologico nell’anoressia nervosa, alcune delle quali rappresentano segni guida per sospettare la presenza di un disturbo alimentare.
- Secchezza cutanea con prurito e iperpigmentazione
- Ipertricosi lanuginosa acquisita: fine peluria diffusa su tutta la superficie cutanea
- Acne
- Gengivite
- Fragilità delle unghie
- Infiammazione delle labbra
- “Segno di Russell”: callosità sul dorso della mano, causate dal ripetuto sfregamento contro gli incisivi superiori durante l’introduzione delle dita nel cavo orale, per l’induzione del vomito.
Le cause dell’anoressia nervosa non sono del tutto chiare. Esistono dei motivi predisponenti di natura biologica, sia sociale, sia psicologica ai quali si sovrappongono dei fattori scatenanti che portano allo sviluppo della malattia.
La terapia mira al raggiungimento del tetto minimo del 90% del peso corporeo rispetto a quello ideale. Il trattamento è molteplice: psicologico, nutrizionale e farmacologico.
In casi in cui la vita può essere in pericolo, come ad esempio nella magrezza estrema con conseguenze cliniche significative, il ricovero ospedaliero può essere indispensabile, anche se manca la volontà o la consapevolezza di malattia della persona coinvolta.
Renata Strumia
Dermatologa, Ferrara