Belle ciglia e sopracciglia espletano una funzione estetica di primo piano, ma hanno anche funzione di ‘barriera’ meccanica impedendo lo sgocciolamento del sudore e la penetrazione di polveri o germi provenienti dall’ambiente esterno.
Avendo struttura simile ai capelli, beneficiano di tutti i presidi validi per tali strutture: dieta adeguata ed eliminazione di fattori stressogeni, quali detergenti aggressivi o cosmetici impropri, responsabili di rallentamento della crescita e perdita di lucentezza, o strumenti meccanici (‘piega ciglia’).
Oggi è sempre più richiesto in entrambi i sessi correggere la forma dell’arco sopraccigliare. In realtà, l’aspetto delle sopracciglia è il risultato della densità dei peli che ricoprono le arcate sopraccigliari e della direzione di impianto dei peli per cui, se possiamo modificare per esempio la concentrazione (attraverso la depilazione o l’impianto) o il colore (attraverso tinture o decolorazioni, da eseguire sempre con estrema cautela per i rischi di reazioni allergiche), molto meno si può fare per interferire sul loro profilo, proprio perché questo scaturisce dalla direzione di impianto dei peli. In ogni caso la depilazione ‘correttiva’ delle sopracciglia deve tenere conto di equilibri estetici secondo proporzioni geometriche regolate da linee immaginarie tracciate dal naso, attraverso punti di repere nell’occhio, fino al punto glabellare, mediano e temporale dell’arcata sopraccigliare.
Per quanto riguarda il trucco, uno dei cosmetici più utilizzati è certamente il mascara, capace di rendere più interessante lo sguardo attraverso la valorizzazione delle ciglia. Il mascara, in genere, è costituito da una base idrosolubile o idroresistente (mascara water-proof), cui sono aggiunti conservanti, antimicrobici e antiossidanti. L’effetto ‘volumizzante’ promesso da alcuni è legato alla presenza, fino al 5%, di fibre di rayon o nylon che, aderendo alle ciglia le allungano; il talco o altre polveri similari, invece, ne determinano l’aumento di volume.
L’area perioculare, dove insistono ciglia e sopracciglia, rappresenta il distretto più delicato del volto. Ciò va tenuto presente nella scelta dei cosmetici, per l’alto rischio di ‘sensibilità oculare’ e reazioni allergiche. Bisogna considerare, poi, che le sostanze applicate in questa regione possono prendere contatto con la superficie congiuntivale con conseguente irritazione, oltre che palpebrale, anche congiuntivale.
I cosmetici per gli occhi contengono un mix di pigmenti, dispersi in una base grasso-cerosa, conservanti, antiossidanti e farmaci antimicrobici. Si deve evitare l’uso di cosmetici scaduti o la cui confezione è ‘aperta’ da molto tempo, proprio perché in questi casi aumenta il rischio di inefficacia delle sostanze medicamentose e/o di contaminazione microbica.
La perdita di ciglia (madarosi) o sopracciglia (alopecia) può costituire un grave problema per i pazienti, per l’impegno estetico e quindi psicologico. Mentre la perdita circoscritta dei capelli può essere ignorata o ‘ mascherata’ dal paziente, la localizzazione palpebrale, infatti, modifica notevolmente le caratteristiche somatiche dell’individuo. Si tratta, spesso,di una patologia ricorrente, già presente nell’infanzia e che si ripropone in occasione di forti stress psichici, carenze e/o disordini alimentari (anoressia), agenti fisici (radioterapia), farmacologici (chemioterapia, vitamina A ad alte dosi), malattie infettive, malattie endocrine (l’ipotiroidismo provoca, per esempio, una tipica alopecia della porzione temporale del sopracciglio), malattie sistemiche, nevrosi e tic (tricotillomania).
Tra le patologie di più frequente riscontro coinvolgenti le ciglia, infine, vanno ricordate la blefarite, infiammazione dell’unità ciliare da stafilococco o correlata a dermatite seborroica o rosacea; il calazio, nodulo indolore a lenta crescita provocato da ostruzione delle ghiandole di Meibomio; l’orzaiolo, ascesso stafilococcico del follicolo ciliare o della ghiandola di Meibomio frequente nei bambini; la poliosi, circoscritto sbiancamento di ciglia e sopracciglia; la trichiasi, anomala crescita delle ciglia verso l’interno palpebrale; la ftiriasi palpebrale, talvolta unica espressione di infezione di ciglia e sopracciglia da parte dei pidocchi.
Serafinella P.Cannavò
Dermatologa, Messina