I capelli sono una componente importante dell’immagine del corpo sia per gli uomini e le donne. Le donne, in particolare, nel corso dei secoli hanno modificato il loro aspetto attraverso il cambiamento del colore dei capelli o lo stile. I capelli possono essere diritti, ondulati o ricci, biondi, neri, marrone o rossi. Queste variazioni naturali sono una parte importante della nostra identità che può essere manipolata a secondo dei dettami della moda, della cultura o società. I diversi tipi di capelli hanno diverse affinità per il colore così come un capello danneggiato ha anche una diversa affinità per i cosmetici in genere rispetto ai capelli sani. Il fusto del capello è molto forte e resistente agli urti della natura. In commercio sono ampiamente disponibili prodotti per manipolare la struttura del capello e se la maggior parte di questi sono sicuri, esiste in realtà un potenziale rischio di insorgenza di danno ai capelli come una estrema fragilità che può arrivare alla rottura del fusto , un aumento della caduta o una alterazione della pigmentazione. Questi problemi sono particolarmente diffusi tra le persone che ripetutamente modificano lo stile naturale dei loro capelli.
Esistono diversi modi per colorare i capelli attraverso una colorazione permanente, semi-permanente e temporanea.
La colorazione permanente o colazione ad ossidazione è quella che consente di avere risultati duraturi sia quando si vuole modificare il colore naturale dei capelli (passare dal biondo al nero e viceversa) che quando si vuole coprire il capello bianco. Si caratterizza per la presenza di due fasi che devono essere opportunamente miscelate:
– i precursori del colore e l’agente alcalino (solitamente ammoniaca)
– l’ossidante, che contiene acqua ossigenata
L’ammoniaca è fondamentale nel processo della colorazione permanente e permette la penetrazione dei pigmenti di colore attraverso la cuticola.
E’ un trattamento un po’ traumatico per il capello in quanto apre le squame delle cuticole, ma se eseguito in maniera corretta e se risciacquato bene dopo il tempo necessario non apporta danni al cuoio capelluto.
I colori semi-permanenti pigmentano il capello direttamente senza processi di ossidazione e permettono di ottenere delle sfumature naturali che ravvivano la base del colore o mascherano i primi capelli bianchi. E’ una colorazione però non duratura che si rimuove progressivamente e lentamente dopo una decina di shampoo. Sono prodotti generalmente pronti all’uso sotto forma di creme, di shampoo, lozioni o mousse; sono di facile applicazione, a risciacquo e non contengono ammoniaca.
La colorazione definita temporanea è quella che tende ad apportare dei riflessi di colore ai capelli naturali o trattati e si scarica dopo uno shampoo.
In questo caso le molecole del colore sono relativamente grosse e questo tipo di tintura si deposita sulla cuticola senza penetrarla. Sono in commercio sotto forma di lozioni colorate, schiumogene e non. Chiaramente non contengono ammoniaca né ossigeno.
L’uso inappropriato o troppo frequente di tinture per i capelli è responsabile di danni alla struttura del capello e il primo elemento ad essere colpito è la cuticola.
La cuticola del capello è lo strato più esterno costituito da cellule morte e fortemente cheratinizzate, che si sovrappongono l’un l’altro come scaglie di pesce per tutta la lunghezza della fibra capillare. La cuticola aiuta a proteggere la struttura più morbida, la corteccia interna della fibra del capello da eventuali danni. Se le sostanze chimiche vengono applicate troppo a lungo o in concentrazioni non adeguate, la cuticola può essere irreversibilmente danneggiata e addirittura strappata via completamente.
A questo punto il capello diventa più fragile, crespo, opaco, elettrico alla fonatura, difficilmente pettinabile e nei casi più gravi possono comparire le doppie punte.
Il danno apportato dalla tintura sulla cuticola e l’arco di tempo in cui esso si verifica è stato analizzato attraverso uno studio di microscopia elettronica a trasmissione che ha analizzato il fusto immediatamente prima dell’applicazione di tinture per capelli e di nuovo a 30 min, 1 h, 3 h, 6 ore, 1 giorno, 3 giorni, 1 settimana, 2 settimane, 4 settimane, 6 settimane e 8 settimane. Si sono evidenziate delle alterazioni della cuticola con gonfiore e degenerazione focale. In alcuni punti vi erano estese aree di distacco cuticolare.
I risultati sono stati più drammatici dopo 6 ore con la tendenza a migliorare progressivamente e dopo 8 settimane si è dimostrato il restauro completo della cuticola del capello allo stato precoloring.
Per evitare danni al capello conviene lasciare aspettare almeno un mese meglio 40 giorni fra un trattamento e l’altro e tagliare periodicamente le punte. Se si usa l’hennè le tinture possono essere eseguite anche più frequentemente, anche dopo 15 giorni. E’ chiaro che i capelli trattati hanno bisogno di molte coccole quindi è importante consigliare di applicare almeno una volta la settimana delle maschere idratanti e balsami con filtri anti raggi ultravioletti in quanto si è visto che il sole danneggia il fusto tanto quanto una decolorazione. L’argomento tinture di capelli è stato oggetto di discussione circa l’effetto che questi prodotti possono avere sulla salute del paziente tanto che la Commissione Europea ha imposto alle case produttrici informazioni precise e dettagliate sulla composizione e la natura dei prodotti vietando l’uso di 22 sostanze considerate pericolose. Le tinture non sono cancerogene ma nei primi mesi di gravidanza e durante l’allattamento meglio preferire prodotti vegetali privi di ammoniaca e al di fuori di queste particolari situazioni meglio comunque affidare la nostra testa a prodotti di buona qualità, con una composizione dettagliata e con una bassa percentuale di ammoniaca.
Sandra Lorenzi
Dermatologa, Bologna
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