Negli ultimi anni in medicina estetica si è affermata la tendenza ad adottare tecniche sempre meno invasive e dall’effetto più naturale per ringiovanire il viso ed avere un aspetto più gradevole. Fra tutte il trattamento con i fillers è sicuramente quello che ha trovato più ampia applicazione.
I filler, letteralmente “riempitivi”, sono materiali di estrazione animale, autologa o di sintesi. Si tratta di sostanze che vengono iniettate nel derma attraverso aghi sottilissimi e che donano al viso un aspetto levigato e idratato.
I materiali più utilizzati per questo tipo di trattamenti sono molecole perfettamente riassorbibili, in quanto naturali costituenti della pelle,tra questi l’acido ialuronico riveste sicuramente il primo posto . Esso permette di mantenere o ripristinare nel tempo l’elasticita’, il turgore e la compattezza della pelle e grazie alla sua estrema maneggevolezza e capacita’ di distribuirsi uniformemente e omogeneamente nel tessuto rende possibile intervenire in numerosi distretti, utilizzando tecniche e programmi di trattamento mirati. L’utilizzo dei filler sta crescendo rapidamente, in larga parte dovuto proprio alla loro efficacia e versatilità, Il loro favorevole profilo di sicurezza contribuisce inoltre alla loro popolarità. Comunque, nonostante l’impressionante sicurezza dimostrata per queste sostanze, possono verificarsi complicanze ed eventi avversi. Per assicurare il risultato migliore possibile e la maggiore soddisfazione del paziente i dermatologi che iniettano i filler devono conoscere in maniera adeguata le sostanze utilizzate e fare attenzione ai possibili effetti indesiderati che possono capitare e sapere soprattutto come trattarli.
I filler sono comunemente raggruppati per durata di effetti: temporanei, semipermanenti (la durata è spesso maggiore di 18 mesi ma non si conosce l’esatto periodo di durata) e permanenti. E’ preferibile l’utilizzo di filler riassorbibili anziché permanenti ,data l’elevata incidenza di effetti collaterali per ques’ultimi.Secondo,quindi, la nostra esperienza i filler devono avere alcune caratteristiche fondamentali che sono : biocompatibilita’, proprieta’ fisiche e chimiche assimilabili a quelle del tessuto circostante, cioe’ completa integrazione con la zona ricevente l’innesto; plasticita’, cioe’ capacita’ di modellarsi alle strutture anatomiche sottostanti; mancanza di tossicita’; non allergenicita’ e quindi anche non immunogenicita’; sterilita’; stabilita’ del prodotto nella sede di iniezione e non migrazione in zone limitrofe o in altre sedi dell’organismo; facilita’ di inoculazione e completa biodegradabilita’.La chiave del successo dei filler intradermici riassorbibili risiede nella facilita’ dell’impianto, nell’immediatezza del risultato estetico e, ovviamente, nella sempre maggiore sicurezza. Questi fattori hanno portato negli ultimi anni non solo a un aumento della domanda, ma anche a un incremento dell’offerta da parte dei gruppi di ricerca che in varie parti del mondo stanno cercando di sviluppare formulazioni sempre piu’ innovative e che rispondano maggiormente alle richieste dei medici e dei pazienti.
Maria Pia De Padova
Dermatologa, Bologna