Il giorno 18 giugno 2021 si è tenuta una conferenza stampa su iniziativa della Senatrice Paola Boldrini in Senato dal titolo “Idee in pratica: per una sanità attenta alle differenze di sesso e genere”.
In quella occasione è stato presentato il libro “Look into the future: the sex and gender pharmacology”, con la partecipazione delle autrici Flavia Franconi, Ilaria Campesi e Delia Colombo.
Dopo l’introduzione della Senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha lavorato molto in passato sulle problematiche di Genere, sono intervenuti tra gli altri l’On. Roberto Speranza, Prof. Eugenio Glaudio e il Prof. Silvio Brusaferro.
A inizio 2018, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del DDL Lorenzin, viene introdotta la medicina di genere come branca specialistica nei piani di studio universitari e nei piani sociosanitari di tutte le regioni italiane. Per la prima volta è garantito in Italia che la medicina venga orientata al genere in tutte le sue applicazioni a livello nazionale sia nella sperimentazione clinica dei farmaci (art. 1) sia in tutto il percorso clinico-diagnostico (art. 3).
Nonostante la legge, c’è ancora molto da fare, per esempio implementare i Decreti Attuativi, sia a livello Regionale che Universitario per diffondere la cultura sulla medicina di Genere in ogni settore.
Per questo motivo abbiamo pensato di scrivere un testbook di Farmacologia di Genere con la Professoressa Franconi e la dottoressa Ilaria Campesi. E’un inizio per la vastità di un argomento di questo tipo in farmacologia, speriamo però di poterlo portare avanti negli anni con nuovi capitoli e con la collaborazione di altri colleghi.
Termino con le parole del Ministro della salute On. Roberto Speranza: “Per dare il via ad una stagione di rilancio e di riforma del SSN bisogna costruire un Patto paese, che veda protagonisti le istituzioni, il mondo della scienza e della ricerca, le professioni, i sindacati, le associazioni dei pazienti. Un pezzo lo fanno le risorse, che consentiranno di chiudere la stagione dei tagli e di investire in maniera strategica e strutturale, e l’altro pezzo lo faranno il territorio, la medicina di prossimità, la sanità digitale. Ma in questo contesto c’è anche uno spazio enorme per realizzare un investimento strategico sulla medicina di genere. Soprattutto sono convinto che sia importante indossare le lenti della medicina di genere per ridelineare il SSN nel suo complesso. Una chiave di lettura di genere ritengo sia permeante di tutte le azioni che metteremo in campo”.
Delia Colombo
Dermatologa, Milano