Association of Lifetime Indoor Tanning and Subsequent Risk of Cutaneous Squamous Cell Carcinoma S. Lergenmuller, R. Ghiasvand and Coauthors. JAMA Dermatology 2019;155 (12):1350-1357.
L’importanza di questo studio è che per la prima volta vengono esaminati l’associazione del rischio di sviluppare un carcinoma spinocellulare (SCC) con l’uso delle lampade UV.
Come obiettivi sono stati presi l’associazione tra l’uso delle lampade e l’insorgenza dello SCC, tra la durata dell’uso e l’età di inizio di esposizione e l’associazione tra età di inizio e età alla diagnosi di SCC.
Lo studio, denominato NOWAC Cohort , ha interessato un totale di 159.419 del registro norvegese Donne e Tumore, con un’età media di 49,9 aa.; è iniziato nel 1991 e si è chiuso il 31 Dicembre 2015. Le partecipanti dovevano compilare un questionario all’inizio e ogni 5/7 anni; lo stesso raccoglieva informazioni sul fototipo, su positività per ustioni solari, sul numero di vacanze in ambiente marino e sull’esposizione a lampade UV nei vari periodi di vita (infanzia, adolescenza, età adulta). Ulteriori informazioni (insorgenza di altri tumori, emigrazioni o morte) sono state ottenute dal registro norvegese dei tumori.
Il periodo di follow-up è stato di 16,5 anni con una diagnosi di SCC in 597 donne, con un’età media di 66,4 aa. La sede di localizzazione più comune è risultata la testa ( 248 casi), seguita dal collo e/o tronco (141 casi), arti inferiori ( 82 casi) e arti superiori ( 66 casi). Le localizzazioni multiple sono risultate 50 in totale. Il 69% ( n totale 95552 ) della popolazione esaminata ha riferito l’uso di Lampade UV. Il rischio di sviluppare un SCC è risultato più alto con una differenza statisticamente significativa tra chi ha fatto uso di Lampade e chi no (HR 1,43; 95% CI, 1,17-1,74). Un rischio significativo (HR 1,27;95% Ci, 1,06-1,53) si è avuto anche per il gruppo che ha fatto un uso costante, mentre è aumentato con l’aumento cumulativo del numero delle esposizioni, HR 1,83 (95% CI, 1,38-2,42). Un rischio significativo è stato evidenziato anche per il gruppo con 10 anni o meno di esposizione (HR 1,41; 95% CI) che è aumentato a 1,43 (95% CI) per un’esposizione superiore ai 10 anni. Più a rischio sono risultati il gruppo con un’età iniziale di 30 aa. o più (HR 1,36; 95% CI, 1,11-1,67) e quello con un’età inferiore ai 30 aa (HR 1,51; 95% CI, 1,18-1,92) rispetto a chi non si è mai esposto.
I risultati di questo importante studio prospettico confermano la presenza di un’associazione dose-dipendente tra l’uso delle lampade UV e l’insorgenza di SCC, indipendentemente dalla durata di esposizione e dall’età di inizio. Evitare l’esposizione alle lampade UV può aiutare a prevenire non solo il Melanoma, ma anche lo SCC. A questo riguardo si rendono necessarie campagne di prevenzione e regolatorie per il corretto uso delle Lampade UV.
Anna Di Landro
Dermatologa, Treviglio